Commissione urbanistica: respinto l’odg di Peltristo sul ripristino del centro per bambini Albero di tutti

Illustrato l’odg di Ferranti sulle barriere antirumore

date
06 marzo 2025
- Redazione
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La III commissione consiliare, urbanistica nel corso della seduta di giovedì 6 marzo ha discusso due atti.

E’ stato illustrato l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Fabrizio Ferranti su: Barriere antirumore e interventi di mitigazione del rumore stradale per la città di Perugia lungo la Superstrada E45 e il RA06 Perugia- Bettolle.

Dopo aver ricordato che l’inquinamento acustico rappresenta una delle principali criticità dal punto di vista ambientale e per la salute dei cittadini, Ferranti ha spiegato che l’art. 10 della Legge n. 447 del 26 ottobre 1995 prevede che i gestori di reti stradali predispongano piani di intervento di contenimento ed abbattimento del rumore.

In questo contesto si rileva che i tratti della superstrada E45 e del raccordo Perugia-Bettolle attraversano aree urbane densamente abitate della città di Perugia, tra cui la zona di Ponte San Giovanni, Collestrada e Prepo, che risultano pertanto particolarmente esposte all’inquinamento acustico generato dal traffico veicolare.

È necessario quindi individuare soluzioni efficaci e sostenibili per ridurre l’impatto acustico nelle zone più esposte, garantendo il rispetto dei limiti di legge e la tutela della salute dei cittadini anche in vista della prossima conferenza dei servizi;

L’adozione di barriere antirumore in prossimità dei tratti di strada extraurbana nelle aree più densamente abitate del territorio del comune di Perugia, unitamente ad altre misure di mitigazione, come la riduzione della velocità nei tratti extraurbani, potenziamento della vigilanza e dei controlli sui livelli di rumorosità, rappresenta una risposta concreta alle esigenze della popolazione residente

In considerazione di ciò Ferranti impegna l’Amministrazione a:

-richiedere ad ANAS un confronto affinché si illustrino le misure di intervento programmate, programmabili ed attuabili per la mitigazione acustica lungo la superstrada E45 e il raccordo Perugia-Bettolle, con particolare attenzione alle aree densamente abitate del comune di Perugia come Ponte San Giovanni, Collestrada e Prepo;

-promuovere un confronto con ARPA affinché possano essere predisposte analisi, qualora non presenti, per elaborare possibili risoluzioni strategiche per gli interventi delle zone sopracitate, anche mediante il coinvolgimento della cittadinanza e dei comitati di quartiere, al fine di garantire trasparenza e partecipazione attiva nella gestione della problematica.

L’argomento verrà approfondito in una prossima seduta con le audizioni dei rappresentanti di Anas ed Arpa, nonché dell’assessore alla mobilità Pierluigi Vossi.

***

Successivamente è stato respinto con il voto contrario dell’opposizione ed il voto a favore della maggioranza l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Augusto Peltristo (FI ) su “Determinazione Dirigenziale n. 3637 del 03/12/2024. Disposizioni relative alle attività all’interno di un servizio integrativo per la prima infanzia gestito dal Comune di Perugia. Trasferimento del centro per bambini denominato “Albero di Tutti” da Castel del Piano a San Sisto. Motivazioni del trasferimento. Tempi e modi di rientro.

Il consigliere Peltristo ha riferito che presso la struttura per bambini Alberto di Tutti di Castel del Piano nei mesi scorsi si sono verificati alcuni episodi che hanno destato grande preoccupazione per l’incolumità dei bambini, delle lavoratrici e delle famiglie che frequentano le attività realizzate nell’immobile presso il quale è ubicato il servizio.

Tali episodi hanno indotto il Comune di Perugia ad adottare immediati provvedimenti al fine di porre in sicurezza tutti coloro che frequentano e lavorano all’interno dell’Albero di tutti.

Nello specifico è stata verificata la possibilità di accogliere i bambini all’interno del nido “Cinque granelli” di San Sisto, con trasferimento dei bimbi frequentanti l’Albero di Tutti dal 4 dicembre 2024.

In relazione a ciò Peltristo impegna l’Amministrazione:

-a ripristinare il luogo dell’istituto scolastico e risolvere le problematiche in essere.

Peltristo a margine di intervento ha spiegato che nulla è cambiato in questi mesi e che la situazione di pericolosità permane.

Il consigliere Antonio Donato (M5S) ha parlato di problematica ben nota: è chiaro che l’attenzione sul problema di sicurezza è stata alta, tanto che si è lavorato affinché la autorità di pubblica sicurezza potessero intervenire.

Peraltro essendo state presentate delle denunce, è evidente che queste dovranno fare il loro corso: occorre quindi attendere l’esito delle indagini e delle eventuali azioni giudiziarie. Ambiti su cui il Comune non può in alcun modo incidere.

Secondo Donato lo spostamento ha rappresentato una misura idonea al fine di garantire la piena incolumità di tutte le persone coinvolte; si attende ora che gli organi competenti procedano per le azioni di loro spettanza.

Ritenendo quindi l’odg sbagliato nell’indirizzo finale proposto, Donato ha preannunciato un voto contrario.

Niccolò Ragni (PD) ha spiegato che il centro per bambini non corrisponde ad un servizio di asilo nido, visti gli orari limitati e la mancanza della refezione.

L’oggetto dell’odg è incentrato sulla questione della sicurezza, ma non è da tralasciare la situazione logistica, legata alle scarse adesioni al servizio da parte dell’utenza, con soli 2 bambini frequentanti (rispetto ad un potenziale di 16) negli ultimi tempi. Si tratta peraltro di una criticità che permane da anni e su cui occorre attivare una riflessione.

L’assessora Tizi, in particolare, ha manifestato la possibilità di riattivare il servizio purché sussistano due condizioni: ripristino della massima sicurezza ed aumento delle iscrizioni

Ciò che l’Amministrazione comunale poteva fare – ha commentato Ragni – è stato fatto (denunce, contatti con i servizi sociali e sanitari); pertanto ora occorre attendere l’esito delle attività (indagini, ecc.) poste in capo ad altri organi. In ragione di questo Ragni ha preannunciato un voto contrario.

Per Edoardo Gentili (FI) durante l’audizione dell’assessora Tizi si era compreso che su questa struttura non c’è solo un tema legato alla sicurezza, ma soprattutto un problema legato ai costi dovuto al basso numero di iscritti.

E’ quindi evidente che il trasferimento a San Sisto è stato dovuto nell’immediato alla sicurezza, ma rappresenta nel lungo termine una sperimentazione di una potenziale chiusura definitiva del plesso. Secondo Gentili che lo Stato (in questo caso un Comune) debba spostare un servizio pubblico a causa dei comportamenti illegali di un soggetto rappresenta un pessimo segnale ed una sconfitta. Strano che proprio il centro sinistra adotti questa soluzione, basandosi solo su motivi economici.

Secondo Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ci sono due questioni connesse all’odg: una immediata (lo spostamento) ed un’altra che riguarda le prospettive.

Le parole di Tizi – ha detto – mi sono sembrate di una prudenza preoccupante tenuto conto del fatto che tutti i servizi comunali di questo genere sono notoriamente in perdita “consapevole”. Nel caso di specie c’è uno “scarto” economico maggiore su cui si può lavorare, non paventando la chiusura, ma favorendo la pubblicizzazione del servizio e l’inclusione.

Varasano ha quindi auspicato un ripensamento dell’indirizzo ed una maggiore chiarezza da parte dell’Amministrazione.

Replicando a Gentili, Riccardo Vescovi (Anima Perugia) ha sostenuto che non si può mettere in discussione la propensione dell’Amministrazione verso la scuola pubblica universale, essendo vero il contrario. Sulla struttura in oggetto nulla è stato deciso in via definitiva; infatti per il prossimo anno scolastico verrà valutata la soluzione migliore che ottimizzi lo stato delle cose, garantendo l’efficacia del servizio in modo da tutelare il maggior numero di bambini possibili. Vescovi ha quindi chiesto di evitare ogni strumentalizzazione perché il dato di fatto è che un servizio inefficiente rischia di penalizzare famiglie e bambini, nonché il sistema educativo in generale.

Paolo Befani (FdI) ha evidenziato che ci sono due motivazioni diverse connesse al futuro della struttura, una di sicurezza ed una prettamente economica. Quest’ultima è assolutamente inaccoglibile perché è evidente che, di fronte ad un problema di sicurezza, molti genitori hanno scelto di non far più frequentare il centro ai propri bambini, riducendo il numero degli iscritti.

Tuttavia prima di eliminare un importante presidio da un territorio occorre riflettere bene perché un servizio cancellato genera isolamento. E’ giusto, inoltre, secondo Befani che un servizio rivolto ai bambini pesi, per sua natura, sulle casse comunali perché ciò significa investire sulla fascia più giovane della popolazione.

Infine Befani ha definito incomprensibile la scelta della maggioranza di non votare l’odg visto che questo chiede solo di risolvere una problematica.

Gianluca Tuteri (Misto) ha chiesto, in prima istanza, all’Amministrazione di monitorare affinché le pratiche sulla sicurezza pendenti di fronte ad altri organismi (forze dell’ordine, magistratura ecc.) possano proseguire speditamente consentendo il ripristino del servizio.

Tuteri ha ricordato che, durante il suo incarico di assessore nella precedente consiliatura, era stata più volte prospettata l’ipotesi di chiudere il centro per bambini perché eccessivamente costoso per l’ente. A tale soluzione – ha detto – mi sono sempre opposto lavorando invece per garantire il mantenimento della struttura e dunque un sempre maggior numero di posti a disposizione dei nostri bambini. Circostanza questa che ha collocato Perugia ai primi posti a livello nazionale. Tuteri ha ricordato che il centro di Castel del Piano è una struttura sui generis che offre un sistema educativo importante caratterizzato dal forte coinvolgimento dei genitori. Ecco perché non va chiuso, evitando di lasciare indietro anche un solo bambino.

Il capogruppo PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo ha chiesto alla commissione di giungere ad una conclusione, essendo la terza seduta in cui viene trattato l’argomento ma senza che siano emerse novità particolari. Le posizioni politiche sono quindi consolidate.

Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha riferito che, qualora il centro dovesse rimanere, per soli motivi di sicurezza, delocalizzato a San Sisto, tuttavia ciò non penalizzerà in alcun modo il livello educativo, poiché tutti i maestri continueranno a lavorare garantendo la continuità.

In replica finale Augusto Peltristo ha sostenuto che sia gravissimo il fatto che in tanti mesi dall’inizio della vicenda non sia cambiata minimamente la situazione di pericolo, con eventi di disturbo e vandalismo che proseguono ancora oggi. In questa partita il Comune ha fatto alcune cose, ma non ha fatto tutto avendo l’Amministrazione ulteriori strumenti a disposizione per risolvere il problema.

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