La III commissione consiliare Urbanistica, nel corso della seduta di giovedì 4 dicembre, ha trattato tre atti.
E’ stato discusso l’Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Arcudi, Calzoni, Tuteri: Avvio di un nuovo Piano Regolatore Generale per una pianificazione territoriale adeguata alle nuove esigenze di Perugia.
Illustrando l’atto Nilo Arcudi ha riferito che il PRG, approvato nel 2002, pur avendo subito alcune modifiche nel tempo, risulta ormai superato rispetto alle nuove esigenze urbanistiche, sociali ed economiche della città.
La pianificazione territoriale è uno strumento essenziale per garantire uno sviluppo equilibrato, sostenibile e funzionale della città, in grado di rispondere alle necessità dei cittadini e delle attività economiche;
Peraltro negli ultimi decenni sono intervenuti importanti cambiamenti demografici, economici, sociali e ambientali, che impongono una revisione della strategja di sviluppo urbanistico della città.
Un nuovo PRG rappresenterebbe un’opportunità per ripensare il futuro di Perugia in termini di crescita, sviluppo economico e qualità della vita.
In ragione di ciò i consiglieri impegnano l’Amministrazione:
-ad avviare il percorso per la redazione di un nuovo PRG, con un’ampia partecipazione della cittadinanza, degli operatori economici e delle realtà sociali del territorio;
-a definire una strategia urbanistica che punti alla riqualificazione del tessuto urbano, alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi;
-a promuovere un dibattito pubblico e un confronto istituzionale per individuare le priorità della nuova pianificazione territoriale, anche attraverso strumenti di consultazione e partecipazione attiva.
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Infine è stato approvato a maggioranza l’Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Donato, Nuzzo, Vescovi, Falistocco: Proposta per la definizione di un Piano comunale di resilienza climatica e per lo sviluppo di una rete di rifugi climatici urbani, anche attraverso la partecipazione a partenariati e l’accesso a fondi dedicati.
Illustrando l’atto Stefano Nuzzo ha spiegato che il cambiamento climatico sta generando impatti sempre più evidenti anche a livello urbano; per questo le città sono chiamate a svolgere un ruolo attivo nelle politiche di adattamento climatico.
In questo contesto i rifugi climatici urbani (sperimentati a Barcellona, Torino, Bologna, Firenze, Milano ecc.) rappresentano una misura concreta, replicabile e ad alto impatto sociale, consistente nella valorizzazione di spazi pubblici o semi-pubblici climatizzati o naturalmente freschi (es. biblioteche, musei, centri civici, aree verdi attrezzate) per offrire sollievo alla cittadinanza durante le ore più critiche delle ondate di calore.
Secondo i proponenti l’elaborazione di un Piano comunale di resilienza climatica e la creazione di una rete di rifugi climatici urbani si inseriscono pienamente nel percorso già tracciato dal P ESC, e rappresentano un ‘occasione per dare attuazione concreta e integrata a tali indirizzi strategici.
Ecco dunque gli impegni all’Amministrazione:
-Promuovere l’elaborazione di un Piano comunale di resilienza climatica, che definisca un quadro strategico di riferimento per le politiche di adattamento locale, con particolare attenzione alla prevenzione degli effetti delle ondate di calore, alla protezione delle fasce più vulnerabili e alla progressiva attivazione di una rete diffusa e accessibile di rifugi climatici urbani;
-Avviare una ricognizione degli spazi pubblici e semi-pubblici potenzialmente idonei a fungere da rifugi climatici urbani, al fine di predisporre una mappatura utile alla programma zione di interventi futuri.
-Favorire la costruzione di una rete di collaborazione tra enti locali, istituzioni culturali, università , servizi sanitari e soggetti del terzo settore, con l’obiettivo di co-progettare le azioni previste dal Piano e valorizzare le competenze e le risorse già presenti nel territorio;
– Esplorare la possibilità di aderire a partenariati europei e internazionali al fine di accedere a opportunità di finanziamento, scambio di buone pratiche e supporto tecnico anche attraverso la consultazione di esperienze già sviluppate in altre città italiane ed europee;
-Valutare l’accesso a strumenti di finanziamento attualmente attivi a livello nazionale ed europeo, e altri bandi rivolti agli enti locali, anche attraverso la partecipazione in partenariato con soggetti pubblici e privati compresi progetti rivolti alla partecipazione giovanile in ambito ambientale;
-Sostenere una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza, volta a promuovere la cultura della resilienza climatica, l’educazione ambientale e la conoscenza dei servizi e degli spazi urbani disponibili per la protezione dal caldo assicurando l’accessibilità e la riconoscibilità dei rifugi climatici anche attraverso canali digitali e social media.
Dibattito sul canale youtube de Comune di Perugia al seguente link




