Nell’ambito delle celebrazioni per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel corso della mattinata di venerdì 26 novembre si sono tenute due cerimonie di intitolazione di vie a donne illustri, entrambe nella frazione di Strozzacapponi.
La prima strada, traversa di via Strozzacapponi, è stata dedicata ad Oriana Fallaci, giornalista, scrittrice ed attivista italiana nata a Firenze nel 1929 e morta nel capoluogo toscano nel 2006.
Con i dodici libri pubblicati Oriana Fallaci ha venduto in tutto il mondo oltre venti milioni di copie, mentre in qualità di giornalista ha lavorato presso il Mattino dell’Italia Centrale, Epoca, l’Europeo svolgendo anche l’incarico di corrispondente all’estero, negli Usa, Vietnam, Sudamerica e medio oriente.
Rosalia Montmasson, Saint-Jorioz (Francia) 1823–Roma 1904, stata una patriota italiana. Nativa della Savoia, allora parte del Regno di Sardegna, fu moglie di Francesco Crispi ed è nota per essere stata l’unica partecipante femminile alla spedizione dei Mille.
Dopo la nomina parlamentare di Crispi, scoprì la relazione di quest’ultimo con un’altra donna che poi Crispi sposò; Mopntmasson si battè invano per il riconoscimento del reato di bigamia ma senza esito. Come vendetta il potente Crispi decise allora di vendicarsi di lei, oscurando l’importante ruolo assunto dalla donna nella storia d’Italia.
“Abbiamo voluto dedicare due vie a due donne di tipologie diverse – ha spiegato l’assessore Edi Cicchi – La Montmasson è stata una donna che, per il suo coraggio, subì la vendetta del potente marito Francesco Crispi, che decise di cancellarla di fatto dalla storia, oscurando l’importante ruolo che lei aveva avuto per l’unità d’Italia. Al contrario Oriana Fallaci è il simbolo per eccellenza del riscatto femminile: una donna che, pur rimanendo sempre concreta, ha saputo gettare uno sguardo verso il futuro, mostrando una visione aperta ed innovativa”. L’assessore ha poi spiegato che la scelta di dedicare due vie ad altrettante donne deriva dal fatto che queste intitolazioni al “femminile” sono ancora poche rispetto all’universo maschile. Ecco perché occorre lavorare per recuperare il tempo perduto.
La vice presidente del Consiglio comunale Roberta Ricci ha spiegato che il ruolo della commissione toponomastica è proprio quello di individuare personaggi importanti, anche femminili, locali o nazionali che abbiano ricoperto ruolo importanti nella storia e che quindi meritano di essere ricordati e tramandati alle future generazioni. Ciò in quanto troppo spesso, come nel caso di Rosalia Montmasson, si tende a dimenticare quanto alcune persone hanno fatto per il Paese, rappresentando invece un fulgido esempio.
All’incontro di oggi ha partecipato anche la Prof.ssa Paola Ducato tra le promotrici dell’intitolazione a Montmasson, donna che – ha detto – da poco è stata riscoperta dopo un lungo periodo di oblio.