Pieve di Campo, nuovi giochi al parco di quartiere
Pieve di Campo, nuovi giochi al parco di quartiere
Approvato in Consiglio comunale, con 20 voti favorevoli e 6 astensioni, l’ordine del giorno presentato dai consiglieri del gruppo del Partito Democratico sul “rafforzamento delle misure preventive per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la prevenzione e per la formazione”.
L’atto, illustrato in aula da Francesca Pasquino, evidenzia come la sicurezza sul lavoro sia una priorità nazionale, visto il numero ancora troppo elevato di infortuni e morti sul lavoro.
Il documento richiama i dati di Inail e Vega Engineering per delineare la situazione. Tra i settori maggiormente colpiti figurano il manifatturiero, i trasporti e la logistica, il commercio, la sanità e le costruzioni. Proprio quest’ultimo comparto mostra un preoccupante incremento del 22 per cento delle ore di infortunio a luglio 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con punte superiori al 60 per cento in primavera. Il gruppo Pd individua tra le cause principali dell’aumento degli incidenti la carenza di controlli, la debolezza delle politiche di prevenzione e la mancanza di formazione adeguata per i lavoratori.
L’Umbria – spiega ancora l’odg – resta in zona rossa per il tasso di mortalità sul lavoro, posizionandosi al terzo posto tra le regioni italiane. Secondo i dati di Vega Engineering, nei primi 11 mesi del 2024 si sono registrate 17 vittime sul lavoro a fronte di una popolazione occupata di 361.596 unità, per un indice di mortalità di 47 decessi ogni 100mila lavoratori. Questo dato supera di gran lunga la media nazionale, che si attesta a 31, ed è inferiore soltanto a quello di Basilicata (77,2) e Valle d’Aosta (70,4). A livello provinciale, la situazione è altrettanto drammatica: Terni è l’ottava provincia italiana più pericolosa per lavorare, con 5 morti su 83mila occupati. Perugia, pur posizionandosi al 30° posto, registra 12 vittime su 278mila lavoratori, con un indice di mortalità di 43,1.
I numeri per i proponenti evidenziano una realtà in cui la sicurezza sul lavoro rimane una questione aperta e urgente, soprattutto in settori ad alto rischio come l’edilizia.
L’ordine del giorno, in conclusione, impegna la sindaca e la giunta a valorizzare le imprese che adottano standard elevati di sicurezza prevedendo specifiche forme di premialità all’interno dei bandi comunali e delle gare d’appalto. Il documento chiede inoltre di promuovere una sinergia stabile tra istituzioni e parti sociali per elaborare strategie comuni di contrasto agli infortuni, con particolare attenzione al settore dell’edilizia e ai cantieri legati al Pnrr. L’obiettivo, concludono i consiglieri del Pd, è quello di trasformare la sicurezza sul lavoro da emergenza cronica a priorità concreta delle politiche pubbliche, restituendo dignità e tutela a ogni lavoratore.
Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha ricordato che in quarta commissione, anche alla luce di quanto detto dalle parti sociali, sono emersi spunti interessanti, come l’importanza dell’aspetto qualitativo e non solo quantitativo della formazione, l’esigenza di più controlli e di una strategia condivisa multilivello che coinvolga anche il Comune. L’odg, a suo avviso, è un passo ulteriore per rafforzare le tutele introducendo clausole premiali, ma anche un’azione coordinata tra istituzioni e parti sociali.
Edoardo Gentili (FI), dopo aver ricordato di aver chiesto in commissione, senza successo, ulteriori approfondimenti attraverso l’audizione degli uffici competenti in materia di appalti e delle rappresentanze della parte datoriale, ha proposto un emendamento volto a introdurre un ulteriore impegno: “attivarsi nei confronti della Regione Umbria affinché nella legge regionale n. 3/2024 venga esplicitata la centralità della sicurezza del lavoro, ad esempio prevedendo meccanismi di premialità a favore degli operatori economici che garantiscono elevati livelli delle misure di prevenzione e di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Pasquino, nel respingere l’ipotesi di emendamento, ha ribadito la disponibilità della maggioranza ad affrontare lo specifico tema sollevato da Gentili, ma alla luce di un apposito e distinto ordine del giorno. Ciò al fine di aprire una riflessione a parte sulla citata legge regionale che, di per sé, non riguarda la sicurezza sul lavoro.




