“Con quasi 36 miliardi di euro di extra costo nel 2022, il caro bollette pesa sui bilanci delle imprese italiane, delle famiglie e anche sul nostro ente – dichiara l’assessore Giottoli”. “Rispetto al 2019, – prosegue Giottoli – nel giro di 3 anni, il costo delle bollette è pressoché raddoppiato. Un incremento che ci costringerà a molte valutazioni sia in termini di riduzione dei costi sui nostri servizi che negli interventi futuri”.
Con questa dichiarazione l’assessore allo sviluppo economico Gabriele Giottoli aderisce alla protesta simbolica indetta da Antonio Decaro, presidente Anci Nazionale, per il caro bollette spegnendo le luci di Palazzo dei Priori e della Fontana Maggiore, simboli della città.
Il presidente dell’Anci ha annunciato per giovedì una protesta simbolica in molti Comuni italiani. “Le risposte dal governo alle nostre richieste – dice Decaro – non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”. “Speriamo – prosegue il presidente dell’Anci – che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro”. “Non vorremmo ritrovarci – conclude Decaro – ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini”.