Ha riaperto i battenti questa mattina l’ex museo delle acque di Monte Pacciano dopo i lavori di riqualificazione funzionale del patrimonio architettonico, storico, culturale e paesaggistico-ambientale; un luogo destinato a diventare area didattica con finalità dimostrative e turistiche.
Tutto ciò anche in virtù dell’assegnazione della gestione della struttura al CAI, risultato aggiudicatario del bando pubblicato dal Comune di Perugia.
Presenti alla cerimonia odierna il sindaco Andrea Romizi, l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini, i dirigenti comunali Gabriele De Micheli e Roberto Chiesa, il funzionario Massimo Lagi, i rappresentanti del Cai, sezione di Perugia, guidati dal presidente Angelo Pecetti.
L’importo dei lavori – ha ricordato l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini – è stato di 94.074,19 euro finanziato mediante contributo nell’ambito del “Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020. Sottomisura 19.2 azione 8 – Riqualificazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale pubblico delle aree rurali e dei borghi della Media Valle del Tevere.
La ditta esecutrice è stata l’ATI formata da “Le Fucine S.r.l. / Spinelli e Mannocchi S.r.l. di Perugia”. Rup il Dott. Ing. Gabriele de Micheli dirigente Area Governo del territorio e Smart City; progetto a cura dell’Ing. Massimilano Vagniluca; direttore lavori Ing. Andrea Castellini.
Le opere eseguite hanno riguardato:
-adeguamento antincendio in seguito all’emissione del parere emesso dal Comando Provinciale dei VV.FF.
-adeguamento per diversamente abili (accessibilità esterna, accessibilità interna, attrezzature ricreative, aree di sosta);
-opere edili di bonifica murature in seguito del manifestarsi di una notevole umidità di risalita;
-opere di sistemazione idraulica dei canali;
-opere di sistemazione aree esterne;
-implementazione rete impiantistica (wi-fi, illuminazione esterna);
-realizzazione di materiali informativi,
-Forniture di attrezzature per riqualificazione allestimento museale (exibit).
“Inauguriamo oggi – ha continuato Numerini – un immobile bellissimo che sorge al centro di un contesto storico-ambientale molto affascinante e suggestivo. Al fine di valorizzare l’area a scopo didattico, turistico ed informativo si è provveduto, oltre a riqualificare la struttura internamente, anche alla risistemazione della parte esterna e di un primo tratto stradale. La manutenzione della parte restante della viabilità proseguirà anche in futuro”.
L’Ing. De Micheli ha tenuto a precisare che il risanamento conservativo si è reso necessario perché in precedenza il luogo era divenuto inagibile a causa della forte permanenza dell’umidità. Ora l’immobile è stato pienamente recuperato ed arricchito con nuova strumentazione al fine di valorizzare la funzione didattica stante la presenza nelle vicinanze degli antichi Conservoni. Si è messo mano inoltre all’accessibilità ed alla riqualificazione dell’area esterna onde facilitare l’accesso al bosco di pregio.
Il sindaco Andrea Romizi, nel suo intervento, ha detto di auspicare che il luogo possa, dopo questo intervento, riprendere vita perché ha un significato speciale per i perugini.
L’auspicio, tuttavia, è concreto in quanto si accompagna ad un sentimento di fiducia dovuto alla presenza di un’associazione di prestigio come il Cai, cui è in itinere la definitiva assegnazione della gestione dell’area. “Per l’Amministrazione la presenza del Cai è elemento che ci dà garanzie per ciò che l’associazione rappresenta da sempre dal punto di vista storico, dell’affidabilità e della vocazione. Sono certo, quindi, che sapranno ulteriormente valorizzare questo posto con tante iniziative caratteristiche in grado di far percepire all’utenza la magia dell’area”. In conclusione Romizi ha rivolto un invito alla cittadinanza di voler bene al luogo per non disperdere la memoria e per contribuire a renderlo sempre più utile e fruibile.
I rappresentanti del Cai, Angelo Pecetti (presidente) e Michele Sbaragli (segretario) hanno spiegato che la gestione dell’area da parte dell’associazione sarà finalizzata alla valorizzazione a fini turistici, paesaggistici, e di sviluppo dell’identità culturale del luogo, con iniziative inerenti alla conoscenza e tutela della risorsa idrica.
In particolar modo, il progetto presentato ha la finalità di costruire conoscenza e consapevolezza sul ruolo dell’ambiente montano quale elemento imprescindibile per la risorsa idrica potabile a servizio dell’uomo e delle civiltà. Inoltre intende creare il legame tra la montagna e l’acqua come bene comune nell’ottica dello sviluppo delle comunità sostenibili e quindi del ruolo delle città future in grado di mantenere e gestire la risorsa idrica a livello potabile ed igienico-sanitario. Nell’ambito della gestione Cai sono previste attività di manutenzione, miglioramento e valorizzazione del verde circostante l’area dei conservoni, programmi di Educazione ambientale e Sostenibilità ambientale rivolti ai giovani, miglioramento della capacità attrattiva del sito e dell’aggregazione sociale, organizzazione di eventi autofinanziati e formazione sulla montagna in tutti i suoi aspetti, realizzazione di visite guidate di carattere storico-culturale e ambientale.
In sostanza un progetto che prevede l’apertura costante dell’ex museo delle acque e di tutta la zona circostante alla partecipazione dei cittadini, delle famiglie e delle scuole.