Agenda Urbana, presentati gli interventi per Sant’Erminio

Nella zona della bocciofila e del circolo Arci riqualificazione degli immobili e degli spazi esterni comunali: se ne è parlato in un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato, tra gli altri, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e l’assessore Francesco Zuccherini

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25 febbraio 2025
- Alessandra Borghi
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Riqualificare gli edifici che ospitano il circolo Arci e la bocciofila, da sempre punti di riferimento per Sant’Erminio e Monteluce, così come gli spazi comunali esterni, migliorando i servizi per la comunità, l’accessibilità e la qualità della vita dei residenti. Sono questi gli interventi di rigenerazione urbana che si delineano per la “microcittà” costituita da questa zona grazie ai fondi di Agenda Urbana 2021-2027.

 

Se ne è parlato la serata di lunedì 24 febbraio in un’assemblea pubblica proprio al locale circolo Arci, dove sono intervenuti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini, il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agenda Urbana Tommaso Bori, il dirigente comunale Franco Marini (Pianificazione territoriale e progetti strategici) e gli architetti Alfio Barabani e Cecilia Carrioli dello studio Barabani di Assisi, che ha supportato gli uffici comunali nella definizione dei progetti di massima che compongono il Programma per lo sviluppo urbano sostenibile (Psus) del Comune di Perugia per Agenda Urbana. Presenti anche la presidente dell’assemblea legislativa regionale Sarah Bistocchi, l’assessora comunale Costanza Spera e consiglieri comunali, oltre a numerosi cittadini, tra cui il presidente del circolo Arci, Alberto Mastroforti.

 

L’assessore Zuccherini ha ricordato che i fondi di Agenda Urbana consentiranno di estendere la rigenerazione urbana a due nuove aree della città, Monteluce-Sant’Erminio e San Sisto, dopo le operazioni che hanno interessato Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta, anche con le risorse del Piano periferie, e Ponte San Giovanni, con quelle del Pnrr. Le proposte per Monteluce-Sant’Erminio e per San Sisto presentano peraltro un tratto comune: “Valorizzare i luoghi di aggregazione prossimi ai residenti per esaltare il senso di comunità e di appartenenza, un fattore determinante della qualità dell’abitare e del benessere dei cittadini”. Il concetto di prossimità include l’idea della “città dei quindici minuti” e della rigenerazione di quartieri intesi come “microcittà capaci di offrire servizi e luoghi di incontro, svago e cultura ai propri abitanti”.

 

San Sisto era già stato individuato nel passato mandato amministrativo come nucleo centrale degli investimenti consentiti da Agenda Urbana in quanto si tratta di un quartiere importante e popoloso che ha sperimentato cambiamenti profondi con il trasferimento dell’ospedale – ha ricordato Zuccherini -. In modo speculare, hanno subìto cambiamenti per la perdita dell’ex policlinico Monteluce e Sant’Erminio, per questo idealmente legati a San Sisto. Ecco perché abbiamo pensato di incentivare la rinascita anche di queste due zone, che vorremmo peraltro connettere meglio tra loro. Lavoreremo, pertanto, per far convergere su questi programmi di rigenerazione urbana, che integrano diversi aspetti dello sviluppo urbano (sostenibilità ambientale, coesione sociale, innovazione tecnologica e mobilità sostenibile), altre linee di finanziamento auspicando che gli investimenti pubblici, come successo in altre parti della città, stimolino quelli privati”.

 

Il masterplan presentato per Sant’Erminio si concentra sul punto focale della vita associativa e culturale e punta a creare uno spazio comune di fruizione, accessibile, pavimentato e libero dalle auto, un luogo pubblico e di incontro per tutta la cittadinanza di circa 650 metri quadrati utilizzabile anche per eventi (con possibilità di accogliere circa 300 posti a sedere) fra gli edifici che ospitano il circolo Arci e la bocciofila. Un obiettivo che si potrebbe conseguire spostando gli stalli di sosta ai margini. La riduzione di posti auto sarebbe limitata (e forse solo eventuale), guadagnando spazio per la sosta tramite modifica della scarpata a ovest (tra il parcheggio attuale chiamato “Parcheggio la Rotonda” e il parcheggio in via della Tramontana) riducendone la larghezza con l’utilizzo di terre armate. Previsti anche un collegamento con il parcheggio sottostante per facilitarne la fruizione, la conservazione del verde esistente così da garantire zone d’ombra all’interno della piazza e ridurre il fenomeno delle isole di calore, la riqualificazione sia della bocciofila sia dell’immobile che ospita il circolo Arci con interventi sulle coperture e l’introduzione del fotovoltaico. Nella parte nord-est del lotto, si prevede di riqualificare l’area giochi in modo da integrarla con un’area verde a giardino. Migliorie anche per il sistema di illuminazione pubblica. Massima attenzione alla sostenibilità ambientale: la piazza avrà una pavimentazione drenante in modo da evitare fenomeni di allagamento e sarà rivisto e potenziato il sistema di adduzione delle acque meteoriche. Le superfici risulteranno per l’81% permeabili contro l’attuale 22%.

 

Per la realizzazione della piazza e la sistemazione delle aree esterne si prevede di impiegare circa 800mila euro; importo simile è previsto per la riqualificazione degli immobili che, una volta recuperati, ospiteranno attività di tipo sociale finanziate sempre da Agenda Urbana.

 

Entro l’estate si punta all’approvazione del Psus e dei relativi progetti di massima da parte della Regione Umbria per poi poter siglare la convenzione che fisserà le modalità attuative. “Incontri come questo servono a partecipare la nostra visione ai cittadini che vivono questi luoghi dai quali aspettiamo contributi di idee”, ha sottolineato Zuccherini.

 

La sindaca Ferdinandi ha espresso la convinzione che Agenda Urbana consentirà di aprire una nuova fase per i quartieri interessati in modo che “possano tornare ad essere pienamente vissuti dal punto di vista sociale, culturale, sanitario ed economico”. “Abbiamo accolto una eredità di risorse straordinarie, importanti in un momento di tagli che relegano gli enti locali nell’angolo dell’impotenza, decidendo che anche la zona di Sant’Erminio dovesse beneficiarne, secondo una visione non frammentata dei quartieri cittadini – ha proseguito la sindaca -. Agenda Urbana è tanto più importante perché ci consente di fare leva su un presupposto in cui noi crediamo molto: lavorare per rafforzare il senso di comunità e la costruzione di legami sociali in modo da garantire a 360 gradi il benessere dei cittadini e delle cittadine”.

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